La Favetta di Fratte Rosa è diventata presidio Slow Food
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Dopo anni di duro lavoro la Favetta di Fratte Rosa è diventata presidio Slow Food

Favetta di Fratte Rosa

Il riconoscimento è stato ufficializzato: La Favetta di Fratte Rosa è presidio Slow Food.

La Favetta di Fratte Rosa (Pesaro – Urbino) è entrata a far parte dei prodotti presidio Slow Food. Il riconoscimento ufficiale è avvenuto durante la Festa annuale della Fava di Fratte Rosa e dei Tacconi, che si è svolta sabato 12 maggio 2018. Questa ricompensa nasce da anni di duro lavoro, quasi venti, da parte dell’Associazione La Favetta di Fratte Rosa, del Comune e degli “Agricoltori Custodi”. Nel corso del tempo, infatti, essi si sono dedicati nel curare e nel conservare la biodiversità di questa specie con grande dedizione.

La coltivazione della Favetta di Fratte Rosa

La semina avviene nel periodo autunnale, nella seconda metà del mese di ottobre. In inverno i semi rimangono nel terreno freddo, per poi germogliare all’inizio della primavera e dare i propri meravigliosi frutti.

Fave
Fonte foto: Fonte foto: https://www.facebook.com/favadifratterosa/photos/

Queste prelibatezze possono essere gustate all’inizio di maggio; periodo in cui cade la Festa dedicata alle fave autoctone. L’area di produzione non si ferma al comune di Fratte Rosa, ma si estende ai comuni marchigiani di Barchi, San Lorenzo in Campo, Pergola e Mondavio.

Il secondo fine settimana di maggio vede le fave come protagoniste dell’intero territorio marchigiano, grazie alla Festa della Fava di Fratte Rosa e dei Tacconi. durante la manifestazione è possibile assaggiare prodotti locali di grande qualità e pregio; legati alle tradizioni del territorio ed alla sua cultura. Quest’anno, proprio in occasione della Festa, è arrivata la notizia tanto attesa. Questo ortaggio è entrato ufficialmente a far parte dei presidi Slow Food.

Gli obiettivi di Slow Food

Tutelare e salvaguardare le piccole produzioni d’eccellenza è l’obiettivo di Slow Food. Oggigiorno più che mai è necessario compiere questo processo per preservare l’ambiente che ci circonda ed evitare l’omologazione sia gastronomica che alimentare; ma non solo, fuggire anche dalle tecniche di agricoltura eccessivamente industrializzate. Questo è quanto accaduto per la tutela di questa qualità di fave.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2018 14:34

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